sole faible a ricordarmi un’incisione inquietante in un bouquin di coleridge, un gabbiano ed è un albatros, restless di nembostrati mossi dal mistral. bicchiere di rosso nel pot dei carciofini, coup de blues a mitigare anche la rabbia per decreti e leggi assurdi, atroce impotenza anche rivoltando un cassonetto o taggando un muro (ma l’odio […]
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penso virtualmente ai titoli da scegliere per post mai scritti, mi lascio sfuggire momenti lasciando solo qualche attimo incollato con una punaise altrettanto virtuale che una sinapsi.il ritorno in città mi pone al piano di un topolino di campagna che, con occhi sbarrati e vivi, cerca di immmagazzinare tutti i colori, le luci di strade […]
no more doubts
fruscio della città nel parco illuminato di stelle ed arancione, tramonto rosa e lilla che mi ha fatto da alba, dopo una notte di carezze abbracci ed amplessi. un cerchio alla testa per una bottiglia di troppo, foglie di menta zucchero rum e san pellegrino enzimi di tensioni e scene che potrebbero passare in un […]
casa
una stanza a cullarmi non mi capitava tutti i giorni da un po’ di tempo, e senza bisogno di una casa me ne sono andata in giro per il mondo (senza ammirare l’eccezionale, ma strascicando un po’ di banale stupore tra i chilometri) approdando ad un castello senza principe azzurro. una parete della stanza, quella […]
barche e mirtilli
un orologio brillante e virtuale lascia intravedere ombre che farebbero presupporre una luce al neon, ma se alzo la testa non vedo altro che la condensa dell’aria fredda e le travi di legno di una casetta di cartone.impantanata nella neve e nel fango di una torino bianca e grigia, alterno momenti di entusiasmo a discese […]
ciciciqui
penso virtualmente ai titoli da scegliere per post mai scritti, mi lascio sfuggire momenti lasciando solo qualche attimo incollato con una punaise altrettanto virtuale che una sinapsi.il ritorno in città mi pone al piano di un topolino di campagna che, con occhi sbarrati e vivi, cerca di immmagazzinare tutti i colori, le luci di strade […]
grigio torino
grigio di nuvole e marciapiedi, grigio di cenere di sigarette schiacciate, grigio nei capelli della gente, grigio nelle cervella impregnate di cemento, grigio nella corteccia di platani malaticci, grigio sui muri dietro i graffiti, grigio dei piccioni, grigio della stufa che non scalda, grigio del freddo di mezza stagione, grigio metallizzato delle auto della digos, […]
adonf
il tempo non ha consistenza e qualche settimana di eccessi, feste, concerti, mare, viaggi non bastano a fare estate. perchè vacanti lo siamo tutto l’anno senza bisogno di scazzarsi un giorno all’anno tutti insieme sulle autostrade. il mio corpo che reagisce alle sostanze, e un anno fa ero già qua ma non nello stesso posto,
universi paralleli
i tratti bianchi del bordo strada impressi nella retina, colline che si inaspriscono diventando monti, tornanti e pini illuminati dai fari, punto di fuga dell’orange di una galleria che sembra un cauchemare di neon che si susseguono; ma non sono i paracarri che si avvicendano ed i pannelli che cambiano colore a farmi sentire lontana. […]
lodio
forse ci ero quasi cascata, affogata nell’introspezione, post vuoti di colori e gabbiani, a farmi sedare la rabbia. gru che spuntano sull’orizzonte di una città che cambia per il capitale, stritolando le sue arterie di gente che si prende la strada e la vita; sbirri che non osano troppo varcare i confini di quartieri dove […]