Le luci degli aerei rincorrono la luna piena, in questa notte dalle stelle lampeggianti e dai fasci luminosi delle auto tra gli alberi. Respiro kerosene senza avere le ali metalliche o piumose che siano. Devo risolvere gli enigmi dei non detti, le menzogne per omissione e la verità selettiva di sguardi divergenti. Li affronto accantonando […]
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ecco, senza parole ne’ inchiostro incrollabili macigni virtuali tra la gola e le ali. Lacerano stritolando lo sguardo e l’orizzonte, peso sui fianchi e oppressione sul petto. Per dipingere fragranze di glicine e gelsomino, bisogna pur aver sotto gli occhi petali e pistilli. Me ne riempio i capelli annodati senza che passino dalle narici al […]
non farne una montagna
Il profumo dolce dei petali stellati che appassiscono al sole punge come un veleno d’ape che si infiltra nei tessuti. Il pungiglione affilato dai contrasti che creo nella mia pelle è lo specchio fin troppo lucido di un’opposizione di acque che sa di classe. Renauld mi rincorre tra le sue vecchie note senza baci, ricordandomi […]
vecchie canzoni
partire, tornare, farsi attraversare da paesaggi mozzafiato, aprire gli occhi e vedere l’oceano o un vulcano al di là del parabrezza. sotto le stelle dentro un vagone chiudo gli occhi e penso a te ma li riapro e una nebbia fitta di lacrime irrora la mia vista . Quattro anni fa la primavera era iniziata […]
notte abbagliata
all’ombra della luna, lascio aloni pieni sul cuscino bagnato. Alterno scoppi di risa, voglia matta di saltellare sfrusciando davanti allo specchio alla disperazione di una notte senza buio. Down così naturale da essere inconcepibile e da lasciar vedere una fuoriuscita dal tunnel solo con una talpa chimica. Un giorno semi diva nella luce calda di […]
effervescente vellichio
come delle volte chiudo gli occhi in un sognante sonno sveglio (un minuto appena basta ad accarezzarmi in un calore languido dall’infinita apparenza) e il soprassalto dolce dell’apertura delle palpebre pesanti si accompagna al formicolio dell’arto su cui mi appoggiavo a guisa di morbido cuscino, in quest’occasione, senza troppi appanni a velarmi il duro susseguirsi […]
la fame esistenziale mi attanaglia; senza saperla saziare, mi abbuffo di effimere consolazioni caduche. a forza di obbligarmi a volermi potare per confinarmi, finisco per recidere gli stoloni di un altro possibile. e annego nella speranza di potermi alzare dal letto con il sole in faccia, sul cuscino e sulle labbra. la zavorra dei sogni […]
preparo le valige senza riscaldare il motore, concentro poca tela in uno zaino ridotto, senza timori su cosa mi potrebbe mancare. tanto so che non entrerebbe tutto tra gli allacci, né servirebbero metri quadri per poterlo trasportare. ma spero di poterne trovare un pezzetto, sotto un cielo un po’ meno ingrigito e di fronte al […]
anche il freddo si fa aspettare
annacquo gocce molto meno amare di quanto voglia sentirle. ho paura dell’austero scorrere dei giorni in cui la lucidità sembra divorarmi da dentro. mi sono seduta faticosamente incollata occhi e mente per trovare una via di fuga: si è rivelato perfino più soddisfacente di quanto non potessi pensare. ma ancora non riesco a festeggiare, non […]
scrivere rima con vivere?
mi ritrovo e mi riperdo con costanza tra i watt lontani di bassi dall’altro mondo a un ostinato sedersi e picchiettare di tasti, sono incapace d’immaginare. a margine e al centro, sui sedili scomodi di un autobus pieno, con gli occhi spersi nel grigio bianco e nero delle immagine affisse al muro.