In quanto a zavorra, questa volta l’ho fatta grossa. Decidere di raggrumare vent’anni di post è come non aver mai traslocato in tutto questo tempo. È un po’ come inscatolare gli anni in uno zaino riempito come un ritorno d’esilio (e fossero solo i chili di fusilli bucati corti). Eppure, ho capito che, nonostante le […]
Categoria: occhi pazzi di speranza

Pallina sballottolata senza il tempo di pensare. Che sia un bene? Che sia un male? Così è. E mi va. Bucarest questa volta. Contrasti storici e politici ancora una volta. E anche se mi chiedo se quel piatto tipico è davvero polenta (a quanto pare sì, in barba a Salvini&co, è davvero polenta), la vera […]

Arrivo con il diluvio, mi sveglio con la nebbiolina che fa da tenda all’orizzonte.Capisco meglio cosa voglia dire “tropicale”.A me, la pioggia ricorda le giornate brumose d’Irlanda e Bretagna, al massimo gli scroscii incessanti d’aprile a Torino, con le tegole lucide et brillanti o qualche acquazzone improvviso di fulmini a ciel sereno. Ma ogni qual […]

Un mese e mezzo permette appena di vedere scomparire e riapparire la luna da dietro le nuvole. Ma cinquemila chilometri la fanno ruotare su se stessa, come una barca che si culla ingobbita sull’orizzonte. Come il traghetto che ci ha portato dall’altro lato di quella pozza insanguinata che è il mediterraneo cinto di frontiere e […]

aria e ossa umide sotto i frammenti di nuvole che coprono il cielo. freddo onnipresente sulla pelle scoperta. un lago ritagliato dagli scavi di una cava che fa zampillare fossili e sorgenti sotterranee. il naso che cola e gli sternuti tra gli sbadigli. eppure, non mi manca niente in questo frangente. un’istantanea che non ha […]

Paillettes de cendre planent de la clope au bec à la fenêtre, comme neige de printemps. Flocons d’une légèreté redoutable qui partent danser avec les milliards de particules fines qui infestent la ville. Oiseau sur ma branche en béton, j’observe le fourmillement au sol sans gazouiller. Des notes de violoncelle inondent les pièces, l’écho des […]
polvere e polveri seccano la pelle, come nere palline lasciano asciutta la bocca. nuovi orizzonti sempre nella stessa direzione e mi stupisco della semplicità con cui sguazzo in queste nuove acque, come se bastasse imparare a nuotare per attraversare oceani e mare. ma, a parte un grigio fiume che scorre fluido come l’olio esausto, non c’è […]
se tralascio le mie angosce, posso assaporare il silenzio di un’eco armoniosa. sfuggo a piè pari dalla melma di un’ennesima direttrice, avendo voglia di schizzargliela in faccia fino che i pneumatici della sua audi slittino senza raggiungere l’huissier. sono scappata sotto la luna e i bulbi amari, arrivandovi così vicino da tagliarmi le nocche e […]
mi chiedo perché “errare” si porti dietro quella spaesante duplice accezione. vago con una meta ben precisa ma sconosciuta, nella difficoltà concreta di calibrare il compasso di mare. mi chiedo se mi sbaglio errando tra un tentativo e un altro. piegata dai conati, in una notte dall’infinita impossibilità di chiudere occhio, mi preservo qualche centimetro […]
Nei riflessi dei gabbiani sull’acqua, tra le boe e le ostriche sul marciapiede, ritrovo il pizzicore degli occhi e le palpebre che si accigliano. Non ne sentivo la mancanza, senza nemmeno la consapevolezza di averli persi. o forse mi abbaglio con gli specchi del passato, non potendo ancora riuscire ad indietreggiare abbastanza nella foto che […]