Il profumo dolce dei petali stellati che appassiscono al sole punge come un veleno d’ape che si infiltra nei tessuti. Il pungiglione affilato dai contrasti che creo nella mia pelle è lo specchio fin troppo lucido di un’opposizione di acque che sa di classe. Renauld mi rincorre tra le sue vecchie note senza baci, ricordandomi […]
Autore: congerie
vecchie canzoni
partire, tornare, farsi attraversare da paesaggi mozzafiato, aprire gli occhi e vedere l’oceano o un vulcano al di là del parabrezza. sotto le stelle dentro un vagone chiudo gli occhi e penso a te ma li riapro e una nebbia fitta di lacrime irrora la mia vista . Quattro anni fa la primavera era iniziata […]
polvere e polveri seccano la pelle, come nere palline lasciano asciutta la bocca. nuovi orizzonti sempre nella stessa direzione e mi stupisco della semplicità con cui sguazzo in queste nuove acque, come se bastasse imparare a nuotare per attraversare oceani e mare. ma, a parte un grigio fiume che scorre fluido come l’olio esausto, non c’è […]
notte abbagliata
all’ombra della luna, lascio aloni pieni sul cuscino bagnato. Alterno scoppi di risa, voglia matta di saltellare sfrusciando davanti allo specchio alla disperazione di una notte senza buio. Down così naturale da essere inconcepibile e da lasciar vedere una fuoriuscita dal tunnel solo con una talpa chimica. Un giorno semi diva nella luce calda di […]
uscendo dalla parentesi
Tra il mare di parole di ore vendute e le liste senza virgola dei primi anni 2000, realizzo che non c’è bisogno di andare in Cina o sulla luna per raccontare una storia. è una vita anche quella dei baci in un cinema il pomeriggio. ma, visto che nella mia, dietro al tendone spesso e […]
accumulo pensieri senza fine che si attorcigliano come i pistilli di caprifoglio arrampicati sulla caviglia. e, tutto intorno, i semi di finocchio aprono ombrelli contro gli ultimi raggi ocra tra le nuvole plumbee. So bene che non basta l’azzurro cristallino del cielo terso per sgombrare testa e gola dal groppo che pesa fino a […]
effervescente vellichio
come delle volte chiudo gli occhi in un sognante sonno sveglio (un minuto appena basta ad accarezzarmi in un calore languido dall’infinita apparenza) e il soprassalto dolce dell’apertura delle palpebre pesanti si accompagna al formicolio dell’arto su cui mi appoggiavo a guisa di morbido cuscino, in quest’occasione, senza troppi appanni a velarmi il duro susseguirsi […]
la fame esistenziale mi attanaglia; senza saperla saziare, mi abbuffo di effimere consolazioni caduche. a forza di obbligarmi a volermi potare per confinarmi, finisco per recidere gli stoloni di un altro possibile. e annego nella speranza di potermi alzare dal letto con il sole in faccia, sul cuscino e sulle labbra. la zavorra dei sogni […]
preparo le valige senza riscaldare il motore, concentro poca tela in uno zaino ridotto, senza timori su cosa mi potrebbe mancare. tanto so che non entrerebbe tutto tra gli allacci, né servirebbero metri quadri per poterlo trasportare. ma spero di poterne trovare un pezzetto, sotto un cielo un po’ meno ingrigito e di fronte al […]
anche il freddo si fa aspettare
annacquo gocce molto meno amare di quanto voglia sentirle. ho paura dell’austero scorrere dei giorni in cui la lucidità sembra divorarmi da dentro. mi sono seduta faticosamente incollata occhi e mente per trovare una via di fuga: si è rivelato perfino più soddisfacente di quanto non potessi pensare. ma ancora non riesco a festeggiare, non […]