i tratti bianchi del bordo strada impressi nella retina, colline che si inaspriscono diventando monti, tornanti e pini illuminati dai fari, punto di fuga dell’orange di una galleria che sembra un cauchemare di neon che si susseguono; ma non sono i paracarri che si avvicendano ed i pannelli che cambiano colore a farmi sentire lontana. […]
Autore: congerie
lodio
forse ci ero quasi cascata, affogata nell’introspezione, post vuoti di colori e gabbiani, a farmi sedare la rabbia. gru che spuntano sull’orizzonte di una città che cambia per il capitale, stritolando le sue arterie di gente che si prende la strada e la vita; sbirri che non osano troppo varcare i confini di quartieri dove […]
barbelé
une historie sur un ticket de caisse, ma poi potrebbe servirmi da paille…il grigio delle città di mare mi ha raramente rattristato, ma il verde delle foglie di un jardin mi ha reso più felicegrande piaule et je me dis sono fortunata , come se non me la fossi presa con i denti e con […]
ostriche e stagnole
calore d’asfalto e di vento del sahara, il giallo del primo girasole, l’arancione dei lampioni delle notti d’estate, defonce per una tisana di papaveroe restare nel letto, il grigio di una domenica nauseante che ricorda quelle di qualche anno fa, un kebab e il mare, la spiaggia con vento e di sera, le ostriche sul […]
succosi e caramellaticome non lo saranno maim’immagino i fichi fuori della finestrabrillare opachi (al grigio perla di nuvole ventose)verde d’aprile di foglie bagnate, pioggiache si unisce al maree umidità maschera lacrime sulla facciagrigioverde non nel caffe al mattino ai neon di una piola di graniglia giallastra,ma nel sangue tutta la giornataravanelli e zuppa au pistoune […]
ça fait longtemps che non mi fermo per cercare di riuscire il tetris della mia testa e forse non so nemmeno più in che lingua azzardarmi…uno scritto che deficita, ma queste linee nulla hanno a che vedere con la statichezza e la standardizzazione dell’inchiostro che marcisce nei libri…et donc, quasi temessi il confronto chiaro con […]
anche se le abbandono a loro stesse, ogni tanto mi mancano queste pagine virtuali, dove la defonce é incapace di cancellare minuti e sensazionicalendari ed incasellamenti, come al solito li lascio a chi marcisce sui moduli da compilare e non so se sia passato un mese, da quando siamo entrati nella nuova casa.ma poco importa […]
ma la casa dov’è?
c’è chi ha trascorso la preadolescenza con lo stereo acceso sugl’883 e chi, come me, srotolava cassette di jovanotti nel walkman. “e qualche volta capita che…” mi ritorni in mente qualche frammento sonoro affossato dal tempo. guardo lo zaino ed il borsone sul palchetto macchiato e senza cera, sento una voce che vorrei più vicina […]
traducendo….
Toi, qui hais la france, ses lois, ses flics, son armée, ses juges, ses maîtres et ses esclaves zélés, ses écoles, ses usines, ses commerces, ses églises, ses villes et ses campagnes, ses morales et son bon sens, ses hypocrisies, son hygiénisme et sa bêtise crasse, ses rôles… agis ! A coup de sarcasmes, à […]
(s)bocciato
apro gli occhi prima dell’alba,tra i fiori di un papierpain vetusto e scollato, cerco d farmi perdonare con un bacio, ma non è la mia lingua che mi sorprende lasciando una vecchia auto dont la plaque est italienne. la coda per un biglietto che non paga nemmeno un terzo del tragitto, lepagine disiluse di un […]