annacquo gocce molto meno amare di quanto voglia sentirle. ho paura dell’austero scorrere dei giorni in cui la lucidità sembra divorarmi da dentro. mi sono seduta faticosamente incollata occhi e mente per trovare una via di fuga: si è rivelato perfino più soddisfacente di quanto non potessi pensare. ma ancora non riesco a festeggiare, non […]
Anno: 2015
scrivere rima con vivere?
mi ritrovo e mi riperdo con costanza tra i watt lontani di bassi dall’altro mondo a un ostinato sedersi e picchiettare di tasti, sono incapace d’immaginare. a margine e al centro, sui sedili scomodi di un autobus pieno, con gli occhi spersi nel grigio bianco e nero delle immagine affisse al muro.
non posso accantonarle, le angosce. strisciano tra il vapore dell’acqua spessa nella foresta e fra i raggi che bucano la finestra dopo l’acquazzone. si inerpicano nella voce calma che mi urla un futuro a cui vorrei sfuggire. nella pozza bitumata e bollente, tremo di brividi. tra l’eco delle candele, affogo in un’apnea che vorrei mi […]
se tralascio le mie angosce, posso assaporare il silenzio di un’eco armoniosa. sfuggo a piè pari dalla melma di un’ennesima direttrice, avendo voglia di schizzargliela in faccia fino che i pneumatici della sua audi slittino senza raggiungere l’huissier. sono scappata sotto la luna e i bulbi amari, arrivandovi così vicino da tagliarmi le nocche e […]
mi chiedo perché “errare” si porti dietro quella spaesante duplice accezione. vago con una meta ben precisa ma sconosciuta, nella difficoltà concreta di calibrare il compasso di mare. mi chiedo se mi sbaglio errando tra un tentativo e un altro. piegata dai conati, in una notte dall’infinita impossibilità di chiudere occhio, mi preservo qualche centimetro […]
anacronistici annali
Esorcizzo timori scrivendoli, ma la mole di carta non basta. Mi ritrovo a secco di parole, le mie vene di inchiostro sclerotiche e e aggiungo sale sul fuoco inconsapevolmente implicito del portare avanti un niente e un tutto. anche senza badare ai calendari dei giorni fissi, le ho sentite scorrere sulle mie arterie queste settimane. […]
Nei riflessi dei gabbiani sull’acqua, tra le boe e le ostriche sul marciapiede, ritrovo il pizzicore degli occhi e le palpebre che si accigliano. Non ne sentivo la mancanza, senza nemmeno la consapevolezza di averli persi. o forse mi abbaglio con gli specchi del passato, non potendo ancora riuscire ad indietreggiare abbastanza nella foto che […]
avrei voglia di crollare come un castello di carte senza pensare, lasciandomi trasportare dalla pesantezza delle palpebre. ma mi roteano nella testa mille voglie e pensieri che mi legano a doppio filo ad una penna. mi riecheggia in testa “ma come fare quando ho voglia di me defoncer?”. domanda a cui non c’è risposta se […]
mi ritrovo schiaffata alla realtà senza baci ne’ abbracci mi brucio la lingua con una tisana per farmi del bene incapace di combattere i mulini a vento dopo una giornata sotto la pioggerellina paludosa e l’effimera inutilità del sorridersi senza pudore ne’ paura della vergogna di non trovare nulla in fondo al pozzo del condividere […]
una stridente voce emiliana rimbomba al mercato dei piaceri. e, mentre la razionalità umana riesce a concepire lo smettere per sempre, le sinapsi non possono permetterselo, segnate per tutta la loro esistenza dall’aver veicolato orgasmi chimici e piacere. piacere di fuggire alla realtà immediata; piacere di nascondersi al caldo di sentimenti riconfortanti; piacere dell’alterare la […]