gemme verdi e petali bianchi bucano all’improvviso la cortina di nebbia grigia dei miei pensieri, senza riuscire, però, a spazzare l’angoscia che mi corruga la fronte e pesa sullo sterno. in un decoro di cielo azzurro e profumi di gladioli, non posso neanche dirmi che basta chiudere gli occhi per immaginare che l’inverno della mia […]
Anno: 2012
odi et amo
je commence juste à apercevoir le mal qu’on s’est faits, en se taisant notre envie réciproque de me voir partir. tes sourires heureux de maintenant me frappent dans leur absence, pendant des longs mois, sur ta bouche silencieuse. je me rend compte de t’avoir blessé, en imposant ma présence à la dérive, mélancolique et sans […]
paura del buio
talmente insicura da non essere capace ad accontentarmi dell’ordine incongruo delle mie frasi sparse e ostinarmi a concellarle, come se poi riuscissi davvero a fare meglio. troppo lento decollo, tanto da fare male come un cerotto strappato con sadica lentezza che sradica i peli uno ad uno, lasciandoli con un bulbo arrossato impregnati di colla. […]
lacrime e muesli a colazione, introspezione impossibile da esteriorizzare, maschera gofmaniana plasmata con pazienza che si sgretola pian piano a suon di singhiozzi tarpati. e poi, rinchiusa in questo mare marcio, guardo fuori e risale prepotente una rabbia che spazza, in una provvisorietà che nulla toglie all’impeto, elucubrazioni egotiche, che trasforma brividi in scosse. e […]
cloruro di sodio dalla retina
mi chiedo se mi ci voglia una terapia psicoanalitica oppure, per smettere di piangere, mi basti potermi credere non sola nella lotta à rebours contro dei mulini a vento dalle sembianze di eoliche metalliche che paiono pronte a stritolarmi nei loro ingranaggi. pesto le vecchie cicche appiccicate su un marciapiede, nel caldo relativo di una […]
194 sbarre
commento a http://menoepausa.wordpress.com/2012/01/05/ho-abortito-e-sto-benissimo/ Ammetto di non essere riuscita a leggere tutta la sfilza di commenti a questo post perché un male alla pancia pungente e profondo me l’ha impedito. un dolore che sa di tortura, quotidiana, psicologica, subdola e meschina; lesioni su tutto il mio corpo e il mio cervello che vorrebbero ammanettarmi alla retta […]