ottobre che appare all’improvviso, facendo stupire solo a metà che tra le pareti metalliche di case-lumache ci si viva accarezzate da un clima temperato. e mi sento sempre più accolta tra le mie mura bucherellate e arrugginite, come se mai mi fosse passata l’idea di non sentirmi completamente viva a sbattere la testa contro pareti in cartongesso e sporco per terra.
mi illudo di poter immaginare di ostentare, un giorno, la medesima rassicurante sicurezza.
ma lo so bene che non la si costruisce rinchiusi in una scatola di cioccolatini.
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