sabato 12 maggio 2007
maggio
may
may come
diceva tanti anni fa una mia amica sperando in chissà che cosa
il caldo si respira nell’aria della notte, nella brezza di un parco che profuma d’erba tagliata
il gelsomino, che spartisce con il vapore di verdure e carne grigliata solo la serenità di una situazione, mi accompagan quando rientro
telefono seduta sul granito caldo di uno scalino lasciato al sole, mentre guardo gambe muoversi lente lungo il sentiero, sorrido, anche se forse vorrei mettermi a corrergli dietro per poi non sapere nemmeno cosa dire. del resto, anche quando me lo chiedono, non so proprio cosa rispondere.
ci vediamo!
may come
diceva tanti anni fa una mia amica sperando in chissà che cosa
il caldo si respira nell’aria della notte, nella brezza di un parco che profuma d’erba tagliata
il gelsomino, che spartisce con il vapore di verdure e carne grigliata solo la serenità di una situazione, mi accompagan quando rientro
telefono seduta sul granito caldo di uno scalino lasciato al sole, mentre guardo gambe muoversi lente lungo il sentiero, sorrido, anche se forse vorrei mettermi a corrergli dietro per poi non sapere nemmeno cosa dire. del resto, anche quando me lo chiedono, non so proprio cosa rispondere.
ci vediamo!
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