un divano morbido e caldo
una stufa calda ed attraente
ma tanto il freddo non c'è più
un abbraccio e qualcosina di più
vodka lemon o whiskey cola
tante carezze, troppi incroci di mani sguardi e dita sotto i vestiti
ma bocca troppo asciutta senza neanche un bacio
capelli scuri accarezzano le guance
un chiloom che passa, ma non è quello che mi fa dimenticare il proposito di chiudere i neuroni ad ogni altra serata morbida a vicolo cieco
è l'illusione che si ricrea come il fegato di prometeo
è una costruzione mediata da voci di corridoio che fermentano in direzioni sbagliate i miei pensieri già corrotti dal desiderio
è la mia debolezza ad un abbraccio stretto ed ad una voce ruvidamente piacevole che ritorna dopo non avermi neanche degnato di uno sguardo
sarò io che non capisco, ma perchè tutt'attorno appare così semplice, così rosa ciò che si traduce invece nell'incertezza elettrica in un'auto gelata?
Categorie