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dolce attesa

camminare su un soffito, aspettando lo spigolo della stanza per ritornare con i piedi a terra e la testa per aria, con una paura incerta della realtà che non dipende da me, che devo leggere specchiata in occhi a qualche centimetro dai miei.
e non è l'attesa, leopardianamente bella, che mi preoccupa, è quel volo che mi farà atterrare, senza il bagaglio delle mie illusioni, sapientemente costruite ad opera d'arte; è la paura che l'incantesimo svanisca nel frattempo, o forse che non sia mai esistito o che non mi interessi più. perchè serbare qualche giorno sul nastro dei miei ricordi non può impedirne la distorsione, la rilettura sotto un'ottica sbagliata o, se relativamente giusto ed errato non esistono, almeno non condivisa. sono incostante, perchè pretendo che gli altri non lo siano?
nella stanza accanto, ogni schiocco di baci è per me un brivido, freddo come i capelli bagnati appiccicati alla testa. ma sono felice, mi perdo trasognata a scrivere con un pennnarello cancellabile, attendo fiduciosa. per una volta, voglio che il tempo passi, anche se mi ha sempre intimorito. le lancette dell'orologio mi sono amiche quando le vedo accelerare, anche se non vanno altrettanto veloci le pagine che dovrei sfogliare, anche se ci sono scadenze di cui fingo di dimenticarmi. oh oh oooh. mi chiedo che differenza ci sia tra i sogni al caldo sotto le coperte ed i giorni in cui l'adrenalina è scorsa davvero, apro le mani e non vedo, in nessun caso, impigliata la prova della loro esistenza. accendo la radio e mi riallaccio ad una realtà di cui non c'è traccia se non ben incisa tra le stradine delle mie sinapsi. so di essere colpevole della sua incertezza, ormani non ci faccio nemmeno più caso, sorrido e mi basta.
sono stupita del fatto che questa volta non sembra comparire la mia troppo accondiscendente accettazione che mi ha portato a tollerare anni di distanza come non avrei mai creduto. sarà che cinque giorni sono ancora troppo pochi, ma non so dove girarmi e non voglio cancellare. sembra che paradossalmente sia fuggita la distinzione tra pazienza e fretta, perchè se n'è volata via anche quella tra razionalità e quel desiderio di cercare con lo sguardo un sorriso di una voce.

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Una risposta su “dolce attesa”

stramaledettissimo windowz!
neanche capace a leggere un copiaincolla da linuxxx
grrr
(e chi ha voglia di editare?
è = è, tanto ci si arriva…)

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