Categorie
para-noie

vicino al madagascar, sulla sinistra

rimando di dodici giorni i bilanci per l'anno che è trascorso
nel frattempo mi gingillo a voler cancellare dal vocabolario il termine utopia, o almeno, a non voler accostarlo più alla parola anarchia. certo, pagando il prezzo di pensare a 15 gradi come al caldo, e di spaventare le madamin con la richiesta di un fazzolettino da usare nel cesso senza porta, perchè il papiercul è finito o non poter cucinare anche volendo, perchè la cucina è un frigo e il frigo è il deserto. ma che importa, quando il tempo non esiste e sul frigo capeggia la scritta KILL THE LEADER? quando fai perchè vuoi e se vuoi, senza capi ne' leggi a produrre per se stessi, e reclamare libertà di fronte al plexigas, perchè si è tanto individualisti da voler passare il capodanno tirando botti in faccia al carcere minorile. ed è anche quando i riflessi degli ultimi tronchi sembrano l'acqua del mare illuminata dal sole. ma forse quella è un altra storia, di coccole e carezze, sfiorarsi dolcemente anche giocando a schiacciarsi le mani, trovarmi stranamente sperduta non appena un'y10 parte e non trovare ristoro nemmeno in chiacchiere in francese. guardarmi intorno e non sapere dove andare, perchè erano un po' di giorni che un posto caldo ce l'avevo, un abbraccio sicuro. e così fingere nell'attesa bugiardamente nascosta nell'indifferenza e poter sorridere solo dopo. ma nulla è per sempre, e all'una e mezza il tempo scade, anche se non sai se illuderti in due settimane di studio. eppure mi chiedo il perchè, razionalmente inconsistente, di intrecciare mani più pulite delle mie, di cercare l'ebrezza della trasgressione in chi, non solo per gli anni, è forse più ingenuo di me. ma forse quello che era un consiglio pronunciato dallo specchio dei medesimi capelli scuri si sta rivelando una previsione, che ora mi sembra assai più appetibile di quella serata bellavita. e forse potrebbe accadere ovunque, anche se mi riesce impossibile respirare senza l'ossigeno dei vincoli glabri di denaro e potere.

Una risposta su “vicino al madagascar, sulla sinistra”

Bel post, e bello il tuo modo indiretto, con il titolo, di parlare delel cose del cuore.
In ogni caso, anno nuovo arrivato, vecchio finito. Ma nulla è cambiato.
Senti, come funziona questa piattaforma che usi per il blog?
ciau!
el

I commenti sono chiusi.

Creative Commons License
Except where otherwise noted, the content on this site is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.