piango con lena, cado dall’alto nel baratro scosso di un’intranquillità ostinata.
no, non viviamo su una linea retta. parabola con traiettoria di alti e bassi. e mi ritrovo a scivolare in fondo al pozzo, irrigato dai miei occhi piangenti. abbatto pugni sul braccio, come se l’eco delle ossa inviasse una scossa nel più profondo dei miei inspiegabili dolori.
raggiungo traguardi senza che il mio cuore salga sul podio.
ritorno là dove avevo sperato tutto fosse evaporato.