a controcorrente, scommettendo tutte le sicurezze di questi ultimi anni, sono partita. e, con lo scorrere dei chilometri su un nastro asfaltato come un mondo di fate, sorrido contenta per essere riuscita a salpare, libera e senza zavorra di pretese. il cielo grigio si arrossa e sfuma in un rosa di nebbia e alberi, mentre mi cullo alle parole del possibile. respiro ad ampie boccate l’aria fresca degli ultimi giorni d’inverno lasciandomi prendere in un abbraccio che mi fa giravoltare fino a cadere ridendo sulla neve vecchia. rincorrersi smangiucchiandosi, ridere come bambini, lasciarsi trasportare sorridendo è una leggerezza che credevo perduta negli anfratti di una spensieratezza lontana. invece la palpo dolce tra le dita e lo spalancarsi, davanti agli occhi, di un panorama che va verso l’infinito. sgombro l’orizzonte da barriere e recinzioni ed un sollievo esistenziale mi fa volare come dondolandomi su un’altalena.
ma come un’altalena, mi sento attrarre all’indietro da un passato che mi vuole afferrrare, illudendosi di lasciarmi nuovi spazi. non mi accontento di spiragli, cerco di abbattere ogni schermo.
foto di http://th05.deviantart.net/fs7/PRE/i/2005/220/6/1/altalena_by_dezanet.jpg