in bilico sul filo di una lama di rasoio, mi immagino a risalire la china, alleggerita nei miei pantaloni che si allargano sul sedere, temendo di far male attorno, senza alcuna premura per le mie cellule che divagano.
rido e strido, vedrò do
mani se sentire…
mi autocompiaccio con immaginarie pacche sulle spalle per incitare me a tuffarmi, come ho saputo accantonare il timore per un pluf in un acqua con alghicce. traballante su una struttura metallica recinto per cavalli parlo con un’amica dalla razionalità triste e concreta che sa andare lontano e mi propone una prima lezione di immersione.
come mi sono troppo impedita di fare, scappo con il cappuccio della felpa suglio occhi e l’odore di sesso sui pantaloni, dall’altra parte del marciapiede per comprare, come allen tra i meloni, una bottiglia di bianco acido tra gli scaffali e i neon. e me ne vado offrendo bicchieri ad un’amica che ho abbandonato nel rancore senza nemmeno sapere il perchè di un freddo silenzio che si riscalda con l’abbassarsi di una colonna di mercurio sincera.
devo andare, voglio telefonare e chiamare per coltivare sensazioni.
foto di sdrullfra http://sdrullfra.deviantart.com/art/E-resto-qui-105850800?q=boost%3Apopular%20in%3Aphotography%20rasoio&qo=8